Come funziona la caldaia a condensazione?

Come funziona la caldaia a condensazione?

24 - Gen - 2018

L'utilizzo oculato e attento delle risorse del pianeta sta diventando una necessità alla luce degli ultimi sconvolgimenti naturali, derivanti anche da uno sfruttamento eccessivo delle materie prime. Le risorse del pianeta prima o poi finiranno, quindi è di fondamentale importanza produrre energia tramite sistemi "intelligenti" e senza sprechi energetici. In tema di riscaldamento sta trovando una vasta diffusione la tecnica della condensazione, che assicura una notevole riduzione dei consumi. Per capire come funziona la caldaia a condensazione è opportuno analizzare il funzionamento degli impianti tradizionali. In tal caso il calore generato dalla combustione viene usato tramite uno scambiatore di calore che trasferisce l'energia all'impianto. I fumi di scarico raggiungono temperature superiori ai 120 gradi, e nel processo di combustione l'acqua si trasforma in vapore acqueo che, fuoriuscendo dalla canna fumaria, sottrae calore all'impianto generando una perdita non indifferente.

Il funzionamento della caldaia a condensazione prevede invece il passaggio dei fumi di scarico in appositi scambiatori di calore, che li raffreddano al di sotto di una determinata temperatura di condensazione. Il vapore acqueo presente nei gas di scarico condensa, quindi si libera l'energia termica (calore latente) che viene ceduta all'impianto di riscaldamento. Il risparmio della caldaia a condensazione risultata quindi evidente ed immediatamente intuitivo, poiché con questo sistema viene sfruttato tutto il calore reso disponibile dalla combustione.

vantaggi della caldaia a condensazione sono tangibili anche grazie al loro rendimento, che è superiore al 100%. Nello specifico il calore latente recuperabile nel gas metano è pari all'11%, mentre nei combustibili liquidi si attesta al 6%. Naturalmente le migliori caldaie a condensazione, che offrono elevati rendimenti e riducono notevolmente gli sprechi, sono quelle a gas metano. Il calore reso disponibile dalla combustione, che viene utilizzato e non si disperde, è definito potere calorifico. Generalmente nei combustibili fossili tale potere calorifico si distingue in superiore ed inferiore.

Il potere calorifico superiore indica tutto il calore utilizzabile, e quindi anche quella parte di calore presente nel vapore che si genera durante la combustione e si disperde nell'atmosfera. Il potere calorifico inferiore invece rappresenta la quantità di calore utilizzabile senza la condensazione dei gas di scarico. Per fare un confronto tra caldaie a condensazione e gli impianti tradizionali viene usato come riferimento il potere calorifico inferiore. Le caldaie a condensazione sfruttano anche il calore di condensazione, ottenendo livelli di rendimento superiori al 100%. Il prezzo delle caldaie a condensazione è superiore rispetto a quello di una caldaia tradizionale, ma la spesa iniziale verrà facilmente ammortizzata nel corso di poco tempo, assicurando un riscaldamento efficiente e riducendo al massimo gli sprechi energetici.